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Sanità: Nicola Spadafora confermato alla guida di ANCOD

Unanimità dell’assemblea dei soci per il rinnovo della carica

Nicola Spadafora è stato rieletto stamane Presidente Nazionale di ANCOD (Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici) per il prossimo biennio.
L’assemblea dei soci riunitasi in seduta plenaria ha votato all’unanimità per il rinnovo della carica, apprezzando il lavoro svolto dall’Avv. Spadafora che nel corso del 2023 ha portato avanti con successo l’accreditamento dell’Associazione nelle sedi istituzionali.

Il percorso iniziato nel gennaio 2023 e avvalorato dal primo evento nazionale ANCOD tenutosi il 7 novembre scorso presso l’Auditorium C. Piccinno del Ministero della Salute, ha segnato una svolta positiva nel riconoscimento di un settore, quello dell’odontoiatria organizzata che, quanto alle aziende associate, conta al momento oltre 570 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale, presso i quali sono impiegati circa 7 mila medici-odontoiatri e 8 mila dipendenti al servizio di oltre 3 milioni di pazienti curati per un totale di oltre 10 milioni di prestazioni erogate.

Il Presidente Spadafora ha così commentato la sua conferma:
“La presidenza di una realtà tanto innovativa quanto rilevante per la salute dentale degli italiani è per me un motivo di grande orgoglio. Sono fiducioso di poter proseguire il percorso di accreditamento istituzionale che abbiamo intrapreso e che sta iniziando a rendere le peculiarità delle attività di ANCOD più chiare, comprensibili e apprezzate da tanti stakeholder politici e non”.

Fonte:
askanews
www.askanews.it

Nicola Spadafora confermato alla guida di ANCOD

Ricoprirà la carica di presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici per il prossimo biennio.
 

L’assemblea dei soci riunitasi in seduta plenaria ha votato all’unanimità per il rinnovo della carica, apprezzando il lavoro svolto dall’Avv. Spadafora che nel corso del 2023 ha portato avanti con successo l’accreditamento dell’Associazione nelle sedi istituzionali.  Il percorso iniziato nel gennaio 2023 e avvalorato dal primo evento nazionale ANCOD tenutosi il 7 novembre scorso presso l’Auditorium C. Piccinno del Ministero della Salute, ha segnato una svolta positiva nel riconoscimento di un settore, quello dell’odontoiatria organizzata che, quanto alle aziende associate, conta al momento oltre 570 centri distribuiti su tutto il territorio nazionale, presso i quali sono impiegati circa 7 mila medici-odontoiatri e 8 mila dipendenti al servizio di oltre 3 milioni di pazienti curati per un totale di oltre 10 milioni di prestazioni erogate.

Il Presidente Spadafora ha così commentato la sua conferma: “La presidenza di una realtà tanto innovativa quanto rilevante per la salute dentale degli italiani è per me un motivo di grande orgoglio. Sono fiducioso di poter proseguire il percorso di accreditamento istituzionale che abbiamo intrapreso e che sta iniziando a rendere le peculiarità delle attività di ANCOD più chiare, comprensibili e apprezzate da tanti stakeholder politici e non”.   

Classe 1973, avvocato, Nicola Spadafora è membro del Comitato di Gestione e Responsabile della sede di Milano dello studio legale internazionale Tonucci & Partners, si occupa di Diritto e Relazioni Internazionali, Diritto Commerciale e Societario, Contenzioso e Arbitrati di natura civile e commerciale. Oltre ad essere Presidente anche di CONFAPI Milano, Nicola Spadafora è anche Console onorario della Repubblica Federale Democratica di Etiopia in Milano. Nel triplice ruolo di legale, Console e Presidente di associazione datoriale, assiste numerose aziende di piccole, medie e grandi dimensioni nella analisi, gestione ed attuazione di progetti, anche di internazionalizzazione, soprattutto indirizzati al mercato africano, contribuendo alla elaborazione del business ed alla negoziazione e redazione dei relativi accordi e contratti, di natura sia commerciale che societaria.

Fonte:
Odontoiatria33
www.odontoiatria33.it

Spadafora (Ancod), ‘basta fake, nostri dentisti non sono low-cost’

Rappresentiamo odontoiatria organizzata che ha alti standard di sicurezza e le migliori tecnologie’

“L’Associazione nazionale centri odontoiatrici è presente su tutto il territorio nazionale con oltre 570 strutture, 7mila medici-odontoiatri e 8mila dipendenti al servizio di 3 milioni di pazienti curati per un totale di 10 milioni di prestazioni erogate. Rappresentiamo l’odontoiatria organizzata che lavora con alti standard di sicurezza e le migliori tecnologie. Tuttavia, dobbiamo constatare che movimenti e figure istituzionali contrastano questo nostro processo di sviluppo. Per non parlare delle fake news che circolano, per molti i nostri sono centri odontoiatri low-cost. Non è così. Ecco perché siamo nella sede del ministero della Salute, il nostro obiettivo è sensibilizzare le istituzioni in merito alle positività del nostro mondo. Noi vorremmo essere un interlocutore serio e credibile per lo sviluppo, non solo del comparto sanitario ma anche del Paese”. Così all’Adnkronos Salute Nicola Spadafora, presidente dell’Associazione nazionale centri odontoiatrici, in occasione dell’evento “Ancod: l’odontoiatria organizzata in Italia” che si è tenuto questa mattina nell’Auditorium del dicastero di lungotevere Ripa.

“Nostro intento è far conoscere i valori di Ancod – ha detto Spadafora – che conta le 5 più importanti realtà aziendali del settore (Bludental, DentalPro, Dentalcoop, HDental e Primo Caredent) e rappresenta il 60% del mercato dell’odontoiatria organizzata italiana configurandosi come uno dei protagonisti all’interno dell’ecosistema della sanità e della cura dentale. I valori che ci contraddistinguono sono competenza, trasparenza, accessibilità e innovazione”. L’accessibilità “non riguarda solo le cure – ha detto Spadafora – ma anche il mondo del lavoro: favoriamo l’inserimento dei giovani”, garantendo “un percorso formativo direttamente ‘on the job’ attraverso il quale gli aspiranti odontoiatri possono godere non solo dell’esperienza di esperti profili senior che li seguono fin dalle fasi iniziali ma anche dell’apprendimento tecnico sulle migliori tecnologie presenti sul mercato, imparando il mestiere nel miglior modo possibile”.

Inoltre, “forniamo ai giovani una formazione continuativa nell’arco della loro presenza nei nostri centri, formazione dedicata ai medici odontoiatri e a tutto il personale”. Dal punto di vista dell’innovazione “il nostro obiettivo è quello di fornire tecniche sempre più all’avanguardia, ma soprattutto strumenti e strutture che le realtà tradizionali non sono in grado di fornire”, ha evidenziato Spadafora che ha poi aggiunto: “Tra i nostri intenti c’è sicuramente quello di sensibilizzare le Istituzioni in merito ai processi ai protocolli che stiamo adottando e che stanno avendo grandissimo successo in termini di ritorno di pazienti e in termini di nuove aperture in tutto il territorio nazionale”.

Per Ancod l’innovazione non si esaurisce con l’utilizzo di tecnologie ultramoderne, ma si sviluppa – è emerso dall’incontro – anche nella creazione di servizi ad hoc su misura della persona: ne è un esempio la creazione di un’unica cartella clinica digitale per ogni paziente, costantemente aggiornata e condivisa con tutti gli altri centri dislocati sul territorio nazionale, in modo da assicurare l’accesso alla struttura più vicina al momento del bisogno e la continuità delle cure.

Per Spadafora, “grazie ai 5 gruppi associati ad Ancod evitiamo il turismo dentale, ovvero quei viaggi all’estero che gli italiani scelgono di fare per curare i denti e risparmiare, perché nostro obiettivo è la qualità delle cure, oltre all’accessibilità, alla trasparenza e all’innovazione, e per farlo applichiamo una tariffazione sicuramente inferiore rispetto al medico tradizionale”. Anche per questi motivi alle Istituzioni, ha detto poi Spadafora, “chiediamo di essere maggiormente considerati perché purtroppo, nonostante i grandissimi numeri che abbiamo prodotto in dieci anni, continuiamo a subire tutta una serie di attacchi da parte delle associazioni di categoria e da parte di alcuni membri delle istituzioni. Ci viene detto che rappresentiamo le catene low-cost nelle quali non ci sarebbe qualità del servizio a danno dei pazienti. Niente di più falso. Siamo qui per ribadire che rappresentiamo cliniche specializzate che lavorano con tutti gli standard di sicurezza applicando tutti i migliori protocolli e le migliori tecnologie. Quindi chiediamo al ministro della Salute Schillaci e alle Istituzioni di essere al nostro fianco per assisterci e favorire il nostro continuo processo di crescita”.

Un appello raccolto dal presidente della Commissione Sanità del Senato, Francesco Zaffini, intervenuto alla tavola rotonda: “Sono molto attento ai cambiamenti, dobbiamo tentare di portare avanti delle riforme di sistema, ad esempio per riorganizzare la sanità integrativa”, ha spiegato, sottolineando anche la necessità di “ricostruire il rapporto medico-paziente, che è venuto meno nel periodo del Covid”. Ancod ha al suo interno il Comitato medico-scientifico composto da Samuele Baruch e da Vincenzo Notaro, a cui si affianca da quest’anno l’ex sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, in qualità di consulente esterno. Il Comitato ha il compito di vigilare sulle attività delle aziende e sulla loro condotta e si pone come organismo autonomo garante di un elevato standard qualitativo comune a tutte le aziende che fanno o faranno parte di Ancod. “Il futuro è la formazione e la tecnologia: per stare al passo con i tempi bisogna fare sistema, per raggiungere insieme quello che da soli non si riuscirebbe a raggiungere” ha concluso Sileri.

Fonte
adnkronos
www.adnkronos.com

Odontoiatria organizzata, Ancod: innovazione e standard elevati

Elevati standard di qualità, controlli rigorosi, trasparenza dei costi, orari di apertura prolungati, macchinari e tecnologie all’avanguardia, un’unica cartella digitale per consentire al paziente, in caso di necessità, di rivolgersi a qualsiasi struttura del gruppo che potrà garantire la continuità delle cure. Sono alcuni dei punti di forza dell’odontoiatria organizzata evidenziati durante il primo evento ufficiale dell’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici (ANCOD) – a cui aderiscono 5 realtà del settore: Bludental, DentalPro, Dentalcoop, HDental, Primo Caredent – svoltosi al ministero della Salute. Un modo diverso di affrontare le cure dentali, i cui costi – secondo alcuni dati forniti durante l’incontro – sono il motivo principale che tiene molti italiani lontani dalla poltrona del dentista. Costi che nei centri odontoiatrici – è stato evidenziato – sono in media più bassi senza che venga meno la qualità delle prestazioni.

“L’obiettivo – dichiara ad askanews il presidente di ANCOD Nicola Spadafora – è di far conoscere i nostri valori, che sono innanzitutto la competenza, l’accessibilità, la trasparenza e soprattutto l’innovazione. Il nostro obiettivo è soprattutto contrastare quelle malevole informazioni che vanno contro il nostro settore, vogliamo farlo qui davanti alle istituzioni perché da alcune istituzioni siamo stati contestati. Quindi l’obiettivo è farci conoscere, far conoscere quello che di buono stiamo facendo, quello che potremo fare ma soprattutto far conoscere quelle che sono le competenze e i valori che abbiamo saputo trasmettere ai nostri pazienti, ai nostri lavoratori e al Paese intero”.

Con 570 centri distribuiti sul territorio nazionale dove lavorano 7.000 medici odontoiatri e 8.000 dipendenti al servizio di oltre 3 milioni di pazienti per un totale di oltre 10 milioni di prestazioni erogate, ANCOD con le aziende associate rappresenta il 60% del mercato dell’odontoiatria organizzata. Fin dalla sua nascita l’Associazione si è dotata di un Comitato Medico Scientifico che vigilia sul rispetto degli elevati standard qualitativi richiesti a tutte le aziende che sono in ANCOD o che intendono entrarvi.

“Avere delle catene significa verosimilmente avere un controllo di qualità, – dichiara ad askanews Pierpaolo Sileri, componente del Comitato Medico Scientifico di ANCOD – un aggiornamento continuo delle persone, avere sicuramente innovazione, significa mettere in rete tutte queste conoscenze e questa innovazione che per il paziente diventano un servizio ben fatto. Quindi bisogna far conoscere ancora di più ciò che viene fatto. Puoi affidarti all’odontoiatra personale di un piccolo studio ma è lo stesso odontoiatra che lavora magari in una catena. Si tratta di un servizio offerto, sarà l’utenza a dire se quel servizio è compatibile, buono per le sue tasche, buono come esito, come prestazione nel tempo o no. Credo che laddove c’è una forma associativa di qualunque tipo può esserci un buon controllo di qualità, un buon servizio offerto magari anche a dei prezzi più convenienti, come accade per la grande distribuzione”.

Fonte
liberoquotidiano.it
www.liberoquotidiano.it

Odontoiatria organizzata in Italia, i numeri contro i pregiudizi

Ancod organizza un evento al Ministero della Salute per presentare le “Catene” come realtà importante per il sistema salute del Paese e sfatare le “fake-news”.

Strutture di cura “low cost”, con scarse qualità professionali e materiali scadenti. Da quando sono nati, i centri odontoiatrici aggregati hanno ricevuto numerose critiche, insieme ad attacchi normativi mirati a tagliare le gambe delle iniziative imprenditoriali. Per fronteggiare gli stereotipi e migliorare allo stesso tempo l’assistenza, è stata istituita nel 2016 l’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici (Ancod), che oggi conta le cinque più importanti realtà aziendali di odontoiatria organizzata (DentalPro, Centri Dentistici Primo Caredent, Gruppo Dentalcoop, Bludental Clinique, HDental).

Numeri alla mano, i referenti dell’Ancod, in un evento organizzato oggi 7 novembre al Ministero della Salute, delineano un comparto solido che offre occupazione e una formazione continua degli specialisti impiegati. Qualità, innovazione, accessibilità e trasparenza sono i valori che l’Associazione vuole trasmettere attraverso i 570 centri distribuiti in tutta Italia, dove lavorano 7mila medici odontoiatri e 8mila dipendenti. «Abbiamo l’obiettivo di rappresentare gli interessi del comparto presso le istituzioni, per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al nostro mondo e alle nostre capacità», spiega il presidente di Ancod, Nicola Spadafora. Ma soprattutto per l’Associazione è prioritario fronteggiare le diverse proposte normative, succedute negli anni per colpire i gruppi organizzati.
«Vogliamo contrastare – dichiara Spadafora – le iniziative che a livello istituzionale rappresentano dei tentativi di minare il mercato e le nostre imprese. Desideriamo crescere in una logica di miglioramento delle prestazioni sanitarie a beneficio dei pazienti, dei lavoratori, delle aziende e del Paese. Le società che rappresentiamo – aggiunge – esercitano sotto forma di società di capitali ma negli ultimi anni si è cercato di cambiare e restringere la concorrenza rappresentando, come unica forma associativa per l’esercizio della professione, le società tra professionisti con l’obiettivo di escludere le società di capitali. Ciò rappresenterebbe la fine della nostra attività e violerebbe i principi a livello nazionale ed europeo».

«Sono molto attento ai cambiamenti e credo sia importante non farsi assorbire dalla ordinaria amministrazione», suggerisce il presidente della commissione Affari Sociali del Senato, Francesco Zaffini, che pone fra le priorità della legislatura la riorganizzazione della sanità integrativa. A carico dei cittadini, secondo la Corte dei Conti, nel 2022 sono stati registrati oltre 37 miliardi di euro per la spesa sanitaria out of pocket e 23 per quella assistenziale.
«In tutto sono 70 miliardi di euro, poco meno della metà del fondo sanitario nazionale – rileva Zaffini -. Nella cifra è compresa la parte per la prevenzione e per l’odontoiatria. A mio avviso, riformare la sanità integrativa è fondamentale, la mia commissione racchiude queste materie e spero di poter completare la riforma che prevede l’integrazione della sanità dentale».  

Dalla sua nascita ad oggi, gli studi dei marchi associati ad ANCOD hanno “curato oltre 3 milioni di pazienti ed erogato più di 10 milioni di prestazioni. Il fatturato delle aziende è di 800 milioni di euro, vale a dire l’8% del mercato”, ricorda il responsabile del comitato medico-scientifico dell’Associazione, Samuele Baruch.

I driver di sviluppo del settore sono, secondo il fondatore della società che compie ricerche di mercato Key-stone, Roberto Rosso, «la domanda connessa alla demografia italiana, la tecnologia che sta cambiando e consente di fare una diagnosi più attenta e sicura. Questo permette una maggiore sostenibilità economica e un orientamento a riabilitazione duratura ed estetica”.

Da quando i centri sono nati, le critiche riguardo in particolare la qualità delle cure sono da subito fioccate. «Siamo stati attaccati – continua Baruch – su vari fronti: materiali scadenti, professionisti poco esperti, bassi standard di cura, centralità del profitto.  La verità invece è che abbiamo gli stessi fornitori usati dagli studi odontoiatrici, facciamo delle economie di scala che permettono dei vantaggi economici, in ogni azienda c’è un comitato clinico che controlla gli standard, i medici odontoiatrici sono specialisti nelle diverse branche, i giovani sono affiancati e il monitoraggio delle prestazioni è continuo perché si collabora in un team. Confidiamo che nel tempo le fake news vengano smontate».  

Dei costi delle tecnologie per mantenere alti gli standard parla Pierpaolo Sileri, componente del comitato medico-scientifico di Ancod e ordinario di medicina dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. «Per dare una terapia personalizzata a un soggetto – afferma – bisogna farlo in maniera aggregata perché la tecnologia costa molto. In ambito odontoiatrico questo è ancora più vero che in altri ambiti. Fare sistema consente di raggiungere gli obiettivi e le forme associative permettono di stare nel sistema. Pensare di tornare al passato invece è anacronistico». 

Chi ammette di aver cambiato giudizio sui centri odontoiatrici organizzati è Enrico Gherlone, Magnifico Rettore dell’Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano e consigliere del ministro della Salute per l’area odontoiatrica. «Ho avuto l’occasione – rammenta – nel terzo governo Berlusconi di avere la delega all’odontoiatria per il ministro alla Salute di allora e mi sono occupato a 360 gradi del tema. Fino ad allora ero contro l’odontoiatria organizzata: vedevamo trattamenti gonfiati, poche garanzie e una pubblicità indecorosa. Oggi non sono l’eccellenza della sanità privata, ma le catene sono una delle eccellenze di cui tener conto. E non è vero – conclude – che come una volta c’è scarsa qualità».

Fonte
Odontoiatria33
http://www.odontoiatria33.it/

ANCOD: disponibili a confronto su programma di odontoiatria sociale

Spadafora (ANCOD): facilitare l’accesso alle cure odontoiatriche per le fasce più deboli è uno dei valori fondamentali dei Centri odontoiatrici associati

“Desidero esprimere la totale disponibilità di ANCOD in merito a quanto dichiarato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo intervento alla presentazione della Giornata mondiale di promozione della salute orale celebrata lunedì. Facilitare l’accesso alle cure odontoiatriche per le fasce più deboli è, insieme a trasparenza, affidabilità e competenza uno dei valori fondamentali che guidano l’operato quotidiano degli 800 centri odontoiatrici che ANCOD rappresenta”.

Questo il commento di Nicola Spadafora (nella foto), presidente nazionale di ANCOD, a seguito dell’annuncio da parte del Ministro della Salute Orazio Schillaci circa l’inserimento della salute orale nell’agenda di Governo, con particolare riferimento ad un “programma di odontoiatria sociale che preveda sia campagne di prevenzione che campagne terapeutiche”.

“Grazie ad una pianificazione annuale e investimenti su larga scala, che garantiscono innovazione, nuove tecnologie e macchinari all’avanguardia, – prosegue il Presidente Spadafora – le aziende aderenti ad ANCOD possono proporre ai loro pazienti prezzi maggiormente competitivi, anche in linea con le esigenze delle fasce di popolazione economicamente più fragili, garantendo, comunque, il presupposto che riteniamo irrinunciabile: prestare elevati standard di qualità e sicurezza delle cure”.

A cura di: Ufficio Stampa

ANCOD, i progetti e gli obiettivi dalle parole del neo presidente Spadafora

Tra i temi toccati nella video intervista la disponibilità a definire regole per evitare altri casi Dentix. Tra i primi confronti avuti quello con ANDI

L’avvocato Nicola Spadafora da qualche mese è il nuovo presidente dell’ANCOD (Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici). Particolarità per il settore dentale della sua nomina il fatto che di professione fa, appunto, l’avvocato e non il titolare di una Catena.

Il perché di affidare ad un “professionista” la presidenza dell’Associazione è uno dei temi toccati nella video intervista che il direttore di Odontoiatria33 Norberto Maccagno ha fatto al presidente Spadafora.

Tra i temi toccati l’evoluzione delle Catene nel panorama odontoiatrico italiano e gli obiettivi di ANCOD ma anche il ruolo dei fondi integrativi, la questione della collaborazione tra Catene ed odontoiatri oltre che, ovviamente, StP, capitale in odontoiatria e controllo delle società odontoiatriche da parte dell’Ordine.

Presidente Spadafora che si è detto favorevole ad una regolamentazione del mercato per evitare altri casi Dentix vedendo come modello efficacie, le regole ed i controlli imposti da ANCOD alle Catene associate. Presidente Spadafora, per evitare continui scontri, si auspica in un confronto costruttivo con Sindacati ed Ordine e ci informa di primi incontri, costruttivi, già avuti con ANDI.

Fonte
Odontoiatria33
http://www.odontoiatria33.it/

ANCOD nuovo presidente Nicola Spadafora

Cambio al vertice di ANCOD, la scelta è di affidare la presidenza dell’Associazione ad un professionista esterno ai Marchi associati

ANCOD, l’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici, ha nominato oggi all’unanimità il nuovo Presidente, l’Avv. Nicola Spadafora (nella foto), che subentra a Mirko Puccio, eletto a luglio 2020.
Avvocato, esperto in ambito civile, commerciale e societario, Spadafora ha svolto la propria attività presso studi legali d’affari italiani ed internazionali, tra cui Tonucci & Partners, presso cui oggi opera in qualità di Equity Partner, prestando attività di assistenza legale in favore di società multinazionali e italiane.

“Tutelare al meglio le imprese, i lavoratori, i consumatori e, in questo importante settore, anche i pazienti ha per me un significato profondo” – osserva l’Avv. Spadafora -. “Una nuova sfida quella che si apre in ANCOD, in cui porterò oltre che la mia passione anche l’esperienza a più livelli maturata nel settore in più di 10 anni di professione. Buon lavoro a tutti coloro che operano dentro e fuori ANCOD nella promozione di elevati standard di servizi, nella salvaguardia della dignità professionale, nella diffusione della cultura, dell’etica e della deontologia”.

ANCOD, che rappresenta le imprese che operano nell’ambito della sanità privata nel settore odontoiatrico, vanta circa 800 centri con oltre 7mila medici odontoiatri, 8mila dipendenti adeguatamente formati e tutelati da contratti che garantiscono l’emersione dal nero, e circa 700 milioni di euro di fatturato totale, per un totale di circa il 10% del mercato del settore.

Classe 1973, sposato, padre di due figli, Avvocato, Nicola Spadafora è Equity Partner, membro del Comitato di Gestione e Responsabile della sede di Milano dello studio legale internazionale Tonucci & Partners, occupandosi di diritto e relazioni internazionali, diritto commerciale e societario, contenzioso e arbitrati di natura civile e commerciale. È Console onorario, titolare dell’Ufficio consolare onorario della Repubblica Federale Democratica di Etiopia in Milano, con competenza sulla circoscrizione composta dalla Regione Lombardia. È Presidente di CONFAPI Milano, l’associazione datoriale aderente alla Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata oltre che membro del Consiglio Direttivo di Confapindustria Lombardia. È membro del Consiglio di Amministrazione del Fondo di Assistenza e Solidarietà per i dirigenti e i quadri superiori di azienda della piccola e media industria privata (FASDAPI) e autore di pubblicazioni oltre che relatore in convegni e seminari presso Ordini Professionali, Associazioni ed Enti.

Fonte
Odontoiatria33
http://www.odontoiatria33.it/

Nicola Spadafora eletto nuovo presidente nazionale

L’Avv. Nicola Spadafora, Equity Partner dello studio legale internazionale Tonucci & Partners, capitalizza oltre dieci anni di esperienza nel settore della sanità privata, prestando attività di assistenza per conto di primari gruppi locali e stranieri. Specializzato in ambito civile e commerciale, con particolare attenzione alla materia della responsabilità medico-sanitaria, rappresenta una garanzia per imprese, lavoratori e pazienti delle cliniche associate ad Ancod.